lunedì 23 ottobre 2006

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How to Make an American Quilt

Giovedì sera pioveva e alle 21.00 c’era stranamente calma a casa (la peste era già a nanna) e non avevo voglia di fare nulla (la scorsa settimana non ho mai dipinto perché avevo un sacco di altre cosa per la testa...ma ieri mi sono ripresa alla grande e una nuova cosa sta vedendo la luce). Alla tele davano il film ‘How to Make an American Quilt’ (in italiano ‘Gli anni dei ricordi’) e non ho potuto fare a meno di guardarlo. Era da un po’ che quel film mi ronzava in testa, una specie di premonizione.

In breve il film racconta di Finn che è andata a passare l'estate a casa della nonna e della prozia. Circondata da aranceti, a Grasse, in California, la casa della nonna è un tranquillo rifugio che Finn ha scelto per portare a termine la sua tesi di laurea sui riti tribali dell'artigianato femminile nelle culture tribali. In realtà, Finn ha bisogno della pausa estiva anche per meditare sulla proposta di matrimonio ricevuta dal suo fidanzato. La nonna e la prozia, che nella loro vita hanno avuto varie esperienze, la aiuteranno a decidere con saggezza.

Il classico film da donne, il genere romantico...un po’ è vero ma uno dei miei primi amori è il patchwork e
certi spunti sono davvero interessanti: il quilt è una trapunta cucita da più mani su un unico tema (quello in questione è "dove risiede l'amore") secondo una tradizione dei neri d'America. Il "mettere insieme" pezzi che, pur mantenendo la loro individualità, appartengono ad un tutt'uno armonico, è il leit-motiv del film. È interessante il parallelismo con la vita a due: come fondersi con un'altra persona rimanendo se stessi?

A un certo punto una protagonista recita questi versi:

Gli amanti giovani cercano la perfezione
I vecchi amanti imparano l'arte di ricucire i pezzi e di vedere la bellezza in una molteplicità di frammenti

Devo ancora capire che tipo di amante sono...


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