martedì 17 ottobre 2006

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Baby's talk

Tre anni fa, proprio in questo periodo ho scoperto di essere incinta. Stavo piuttosto male, non per le consuete e proverbiali nausee del mattino, che fortunatamente non ho mai avuto, ma perché mi sentivo assolutamente a pezzi: ai tempi avevo un lavoro full time piuttosto impegnativo e la sera, appena rincasata, non riuscivo a fare altro che buttarmi sul divano e dormire. È stato un periodo piuttosto impegnativo perché, forse per la prima volta, mi sono trovata a dover ‘chiudere’ delle situazioni, a dovere fare scelte definitiva e dover prendere decisioni forti: ma ho sempre avuto la certezza che la scelta di avere un bambino sarebbe stata la più bella e appagante; non credo avrò più (o almeno a medio termine) altri figli e ieri sera pensavo, non senza rimpianti, a quando mi domandavo che occhi, capelli e viso avrebbe avuto Tommy e soprattutto che tipo di mamma sarei stata per lui e cosa avrei potuto e dovuto dargli, garantirgli, insegnargli...Non so tuttora che mamma sono, e casa faremo tra 10 anni ma quando sono in crisi mi viene sempre in mente il faccino del mio bimbo la prima volta che ci siamo visti, quell’espressione seria e buffa che sembrava dicesse ‘sono qui, ora che si fa?’

Queste parole sembra non c’entrino nulla con la pittura country ma non è vero: è proprio mentre mi prendevo il mio tempo per abituarmi al pancione e al cucciolo (mi sono presa un anno e mezzo di pausa dal lavoro e da un sacco di altre cose) che ho trovato il coraggio incosciente (saranno gli ormoni) di dipingere sul serio, di propormi a un paio di negozi, di cominciare a farmi conoscere; ancora adesso non sempre è facile ma, come dice Valentino Rossi, ‘...se non ci avessi provato...’


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