mercoledì 24 dicembre 2008

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Auguri

1 Se anche parlassi le lingue degli uomini e degli angeli, ma non avessi la carità, sono come un bronzo che risuona o un cembalo che tintinna. 2 E se avessi il dono della profezia e conoscessi tutti i misteri e tutta la scienza, e possedessi la pienezza della fede così da trasportare le montagne, ma non avessi la carità, non sono nulla. 3 E se anche distribuissi tutte le mie sostanze e dessi il mio corpo per esser bruciato, ma non avessi la carità, niente mi giova. 4 La carità è paziente, è benigna la carità; non è invidiosa la carità, non si vanta, non si gonfia, 5 non manca di rispetto, non cerca il suo interesse, non si adira, non tiene conto del male ricevuto, 6 non gode dell`ingiustizia, ma si compiace della verità. 7 Tutto copre, tutto crede, tutto spera, tutto sopporta. 8 La carità non avrà mai fine. Le profezie scompariranno; il dono delle lingue cesserà e la scienza svanirà. 9 La nostra conoscenza è imperfetta e imperfetta la nostra profezia. 10 Ma quando verrà ciò che è perfetto, quello che è imperfetto scomparirà. 11 Quand`ero bambino, parlavo da bambino, pensavo da bambino, ragionavo da bambino. Ma, divenuto uomo, ciò che era da bambino l`ho abbandonato. 12 Ora vediamo come in uno specchio, in maniera confusa; ma allora vedremo a faccia a faccia. Ora conosco in modo imperfetto, ma allora conoscerò perfettamente, come anch`io sono conosciuto. 13 Queste dunque le tre cose che rimangono: la fede, la speranza e la carità; ma di tutte più grande è la carità!
San Paolo Apostolo, I lettera ai Corinzi

Vi lascio quste parole (attuali e forse un pò sfruttate in questo anno paolino) come augurio di un felice Natale e di un nuovo anno sereno.

In questo periodo di crisi, dove i media ci bombardano di notizie negative (innegabili), dove ognuno di noi sembra si muova con un aura grigia attorno, dove la fiducia nel domani sembra venire meno e l'individualismo egoista dilago, è importante fermarsi a pensare (che si creda o no in Dio) in modo critico, a noi stessi e a quello che stiamo costruendo, nel nostro piccolo grande mondo, per uscire da questo momento non facile.

BUON NATALE

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martedì 16 dicembre 2008

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Mommy track

Oggi, leggendo un libro (mediocre) sui micro-trends delle nostra epoca (Mark J. Penn - Microtrend), mi sono imbattuta in un termine che non conoscevo: Mommy track.
Questo termine descrive il fenomeno, in ascesa, di mamme che abbandonano una carriera avviata e soddisfacente, per occuparsi dei figli.
Ho cercato un po' su Internet e mi sono meravigliata del fatto che questo fenomeno desti un significativo interesse.
Qui trovate la definizione Mommy trach, qui in articolo di Forbes e qui un articolo del CEPR (Centre for Economic Policy Research), per citarne tre.

Questo mi fa capire che una questione c'è e interroga la società sul ruolo di una mamma.
In Italia le donne sono tutelate in gravidanza e nel primo anno del bambino da leggi rigide, che impediscono la discriminazione ma poi? Gli asili nido sono costosissimi, così come le baby sitter (i nonno sono gratis, ovviamente, ma sempre più spesso non abitano così vicini) e una donna che lavora, e magari guadagna anche bene, si trova a dover lavorare perché qualcuno si occupi dei suoi bambini. È una scelta.
Per quanto riguarda me, quando c'era solo il nostro primo figlio, lavoravo full-time, avevo un buono stipendio e un'ottima possibilità di crescita, ma lo vedevo solo dalle 7 di sera alle 7 del mattino per 5 o 6 giorni la settimana. Poi col tempo e con l'allargamento della famiglia ho deciso di ridurre le ore di lavoro. Il mio datore di lavoro di allora mi ha detto che non era propenso a concedere orari flessibili o part-time e che avrebbe accettato solo una collaborazione come libera professionista. Perché no, mi sono detta.
Peccato che da quel momento il mio ruolo è diventato secondario o addirittura marginale, noioso e poco gratificante. I miei progetti e i miei lavori sono stati passati ad alti.
Anche qui mi sono detta ok, va bene, in fondo con meno pensieri per la testa mi focalizzo sui bambini perché sono loro l'obiettivo primario. Peccato che dall'essere lavorativamente trasparente sono passata all'essere lavorativamente ingombrante e inutile anche se io ero sempre la stessa (ve lo garantisco!).
Ho scelto di lasciare quell'ambiente e ora lavoro 2 giorni la settimana.
Non nascondo che a volte desidero essere fuori casa quei due giorni perché ho bisogno di rapporti adulti, di conversazioni adulte, di soddisfazioni adulte perché stare a casa è faticoso, a volte noioso, a volte irritante. Ma ora, rispetto a prima, conosco gli amici dei miei figli, seguo i loro sport, la scuola e le loro passioni (Gormiti compresi!) e mi azzardo a pensare che sia meglio che ci sia mamma in piscina invece che la tata.

Accidenti ho divagato!

Comunque, cercando informazioni su questo fenomeno mi sono imbattuta anche in questo articolo 'The Good Wife's Guide', tratto da Housekeeping Monthly del 13 maggio 1955.

È anacronistico, certo, e maschilista, sessista e limitativo per ogni donna ma a me ha fatto ragionare sul motivo per il quale ho scelto di rimanere a casa. Né mi trucco, né la mia casa è il paradiso in terra la sera alle 8...ovviamente, ma condivido la logica di fondo che il mio lavoro e la mia fatica hanno utilità e dignità perché hanno l'obiettivo di rendere migliori le persone con le quali sto condividendo questo pezzo di strada e questo pezzo di vita.

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lunedì 15 dicembre 2008

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Finalmente country painting

Dopo lo scandaloso post precedente torno nei ranghi e vi faccio vedere il mio ultimo lavoro. Ormai si sa, il Natale è passato (vero Jelly?), nel senso che ormai sono stufa di dipingere soggetti natalizi, e quindi, nell'ultimo giro di shopping mi sono innamorata di questo pattern di Maxine Thomas.

Mi piace la scritta e mi piace il soggetto. Ho scelto di dipingerlo su un pezzo di lino grezzo.
Dipingere sulla stoffa, per certi versi è molto bello, forse anche più facile, ma per altri è terribile: non si può cancellare con i soliti metodi e non ti resta altro che rifare il pezzo!

Ora devo trovare una cornice adatta, country country, da invecchiere e rovinare.
Poi penso di montare il tutto e di appendere il quadretto all'ingresso.
Mi sa che 'sono costretta' a farmi un giro all'Ikea!

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Ma ci vedete...quanto siamo fuori???


Mancano solo 9 giorni a Natale e MDL ed io siamo presissimi nel ruolo di 'folletti' aiutanti di Babbo Natale: corri, cerca, trova, incarta...e nascondi in cantina...secondo me i miei vicini cominciano a pensare che siamo dei poco di buono che nascondono cadaveri!
Comunque sia, questa è una foto che abbiamo fatto mentre montavamo l'albero...lui è una renna e io sono la stella cometa!

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martedì 9 dicembre 2008

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Bolt

Domenica ho deciso di portare tutta la truppa al cinema. MDL era a letto con l’influenza (che ha fatto il giro di tutti noi, ovviamente...lui è stato l’ultimo a prenderla). Non sono andata al solito multisala perchè da sola con le pesti non me la sentivo, troppa confusione...(se me ne perdo una?), quindi ho optato per il cinema dell’oratorio. Era una vita che non entravo più in un cinema parrocchiale (da quando cioè non era io ad andare all’oratorio) e la prima cosa belle e che lì non si siente puzza di popcorn al burro! La sala non è enorme e ci sono ancora le sedie con la seduta che si ribalta (ma per fortuna non sono più di legno, ma imbottite e non cigolano più come quelle di quando era giovane!), non c’è il posto prenotato e non c’è nemmeno il Dolby super stra urlante. Le patatine, immancabili, costano 0,60 cent e le vende un genitore. Altri due genitori stanno alla bigletteria e tre ragazzi si occupano della proizione. In sala c’erano 20 adulti e 200 bambini...un delirio. È stato un magnifico pomeriggio a dimernsione di bimbo (ma anche di mamma): sono uscita dal cinema davvero felice! Il film?? Oddio, tra patatine, acqua, mamma in braccio e mamma pipì, non è che proprio lo abbia gustato molto ma Mittens è una micetta troppa simpatica!

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venerdì 5 dicembre 2008

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Gingerbread

Mi è venuta la fissa dei gingerbread, e questo fine settimana (lungo) ho deciso che devo provare a cucinarli!
Grazie a Jelly, mi sono chiarita le idee ma...dato che i biscotti non sono la mia specialità, mi sa che devo fare un pò di prove!
Nel frattempo, girando nel web ho trovato un sacco di cose gingerose...eccole:

Programmino per creare cartoline digitali, a tema gingeroso
Centrotavola per Natale (ma anche prima!)
Ghirlanda gingerosa (e golosa)
Ginger holiday sled - un evergreen di Reneé Millins
Gingerbread per i più piccoli
Gingerbread lamp - Ancora country paintig
Love is Homemade - Ancora country paintig
La classica coroncina di Tilda
Da wikipedia - un pò di storia

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2 gorgeous envelops from Australia

Today there was a big surprise in my mailbox: not 1 but 2 envelops from Australia: at last my Angel swap is arrived! And how surprise to see the wonderful works Val prepared for me!
We wrote ourselves several times because she was very worried, but Italian postal service is so inefficient that a letter from Australia to Italy takes almost 2 months!
Here you can see my presents: the one I prefer is the soft heart case for buttons, needles and pins! Then a bag for my unfinished works (too many!) ad a lot of gadgets: buttons (the cat an mouse ones are great), fabrics, silk ribbon, quilt tags, a lace and a key case.


Today my little boy is at home (he has a cold and cannot go to infant school) and he falls in love with the koala diary and pen. Here you can see his big smile



Thanks, Val!

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giovedì 4 dicembre 2008

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Scambio angeli - Ricevuto da Anna

Ieri è stata una giornata ricca di pacchetti (ricevuti).
Da Anna ho ricevuto una bella bustona con lo scambio angeli. C'erano un sacco di cose belle: un angioletto imbottito e un angioletto dipinto su un vuota-tasche, un bottoncino e uno spillino in fimo, stoffe rosa (il mio colore preferito), un pizzo e un addobbo a forma di calzina che ha già trovato posto sull'albero. la cosa buffa è che Anna l'avevo già incontrato nello scambio Provenzale di questa primavera e mi piace l'idea di ritrovarci e di poterci scambiare questi pensieri di amicizia.


Grazie !

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Scambio Raggedy - Arrivato...anzi consegnato a mano!

Il bello di ricevere uno scambio da qualcuno che abita vicino è che si può uscire dalla virtualità e ci si può incontrare.
Il bello di ricevere una scambio da Jelly (che abita a 10 minuti da me) è che oltre ai bellissimi regalini, si ricevono anche dei fantastici dolci (lei è eccezionale!), quelli di ieri erano (uso il passato perchè ora non ci sono più!) muffins alla banana e noci.
Il bello di vederci per scambiarci lo swap è che siamo andate a fare shopping tutta mattina.
Il resto delle cose belle che Jelly ha preparato per me le trovate qui.


Grazie!

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