venerdì 31 agosto 2007

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Splattering

A Milano sta di nuovo piovendo, a dire il vero è da questa notte che piove e smette e poi ripiove…e pare proprio che l’estate sia alla fine, anche se il meteo ci suggerisce tempo sfavillante per la prossima settimana. Me lo auguro altrimenti non so proprio cosa far fare al mio mostriciattolo che, tra l’altro, lunedì comincia ad andare alla scuola materna!

Comunque veniamo a noi…quale tempo migliore (la pioggia) per ispirare lo splattering!

Lo splattering è una sorta di finitura che ha la funzione di dare un effetto un po’ anticato e consunto ai pezzi dipinti. Lo si può adoperare sia per preparare dei fondi interessanti su cui poi andare a dipingere, come per esempio dei mobiletti di compensato di pino, che sul lavoro dipinto, prima di passare alla finitura per dare a tutto il pezzo un aspetto old-style.
Con Karen abbiamo operato con la prima modalità, cioè per dare ‘sapore’ a una base di pino grezzo mentre Renèe tende ad usarlo suo pezzi finiti; quindi, come al solito ognuno, deve trovare la sua strada e scegliere quello che preferisce.Anche le modalità operative sono differenti.
Per prima cosa lo strumento che ‘schizza’ può essere o uno spazzolino da denti (tutti dicono usato ma a me usato fa un po’ schifo e quindi ne uso uno nuovo, il più economico dell’Esselunga, che ho comprato proprio a questo scopo) o un vecchio pennello con le setole abbastanza dure e lunghe.Si procede intingendo il pennello/spazzolino nel colore solo per la parte terminale delle setole e poi, impugnando il manico (io uso la mano destra), con il dito indice della mano (io uso la sinistra) si ‘solleticano’ le setole in modi che schizzino delle piccole macchioline di colore. È importante muoversi in continuazione mentre si schizza il pezzo, altrimenti si formane delle zone con molto più macchiette di altre.
Un altro utile consiglio è quello di provare il tipo di macchiette che si formano su un foglio bianco prima di procedere sul pezzo per evitare spiacevoli disastri.
Per ultima cosa il colore:anche qui ci sono 2 scuole di pensiero: chi usa il colore puro che è meno liquido e produce macchiette più piccole ma più marcate e chi usa il colore diluito, con la consistenza dell’inchiostro, che fa delle macchiette un po’ più grosse (e incontrollabili) ma più trasparenti.
Mi rendo conto che leggendo sembra una cosa complica ma dovete solo provarci perché poi farlo non è tanto difficile e rende davvero più caldo l’effetto finale!


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