mercoledì 15 novembre 2006

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Se bello\a vuoi apparire...

Ieri a pranzo stavo parlando con una collega fresca di weekend romantico con il fidanzato. Oltre a tutto il resto, che ometto, mi ha detto come è stato difficile essere sempre al top per 3 giorni: mai un capello fuori posto, mai una sbavatura di rossetto, ciglia sempre astronomiche...insomma, un lavoro a tempo pieno! Poi ha rincarato la dose con gli impegni a scadenza periodica da parrucchiere, estetista e tutto il resto della ‘manutenzione ordinaria’; ha terminato poi con la sconfortante convinzione che quando andranno a vivere insieme (cioè a giorni, il weekend era la prova generale) sarà tutto molto peggio. Si figura scenari nei quali si fa la maschera al viso solo quando lui è fuori e non so quale altro dramma...

Per farla breve questa cosa mi ha fatto sorridere ma ieri sera, ripensandoci (ci metto sempre un po’ a pensare) mi sono venute un mente alcune cosine:


  • Esistono ancora uomini che credono che le donne siano lisce, pettinate come modelle, con visini angelici e occhioni da cerbiatto perché madre nature le ha dotate ‘naturalmente’ di tutti questi optional? Credo (e nel mio cuoricino spero) di no!


  • Noi ragazze/donne/esseri femminili siamo così insicure da avere bisogno di essere sempre ‘mascherate’ perché temiamo di perdere i nostri uomini, anche in un rapporto fisso e consolidato? O siamo così meschine da nasconderci dietro la volubilità maschile per giustificare il nostra narcisismo?


  • Ultimo ma fondamentale: è possibile che l’AMORE, anche quello VERO, abbia bisogno di così tanta esteriorità per sopravvivere oppure è proprio per AMORE, per rendere visibili i nostri sentimenti, che fatichiamo ad essere sempre belli/e fuori



Di primo acchito, forte dei mie studi classici e della mia educazione rigorosa, dico che se una storia è seria ci si accetta ‘as is’, compresi capelli arruffati e ceretta non proprio perfetta, cellulite e pancetta. Ma poi pensandoci, il rischio di imbruttirsi fuori cela anche il rischio di imbruttirsi dentro, e ci sono fin troppo persone che, forti dell’accettazione, diventano trasandate e approssimative, anche nel cuore.

Da qui quindi pare che la scelta vincente sia quella di curare il fuori per nutrire il dentro, ma bisognerebbe riuscirci senza cadere nell’egoismo narcisista del se stessi.


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