giovedì 31 maggio 2007

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Il floating

Con il termine floating si intende la tecnica con la quale aggiungere ombre e luci ad un colore steso in modo piatto; non dipende quindi dal colore utilizzato anche se tendenzialmente in Italia c’è l’idea che l’ombreggiatura (cioè il colore scuro) si fa con il floating e la lumeggiatura (cioè il colore chiaro) si da con il drybrushing (questa è un’altra tecnica che vedremo in una prossima lezione).Ho raccolto da un pdf on line le immagini, per chiarire meglio i passaggi, ma credo che solo un po’ di esercizio aiuti a capire bene come eseguire al meglio la tecnica.
Anche in questo caso, le scuole di pensiero sono molte, cercherò quindi di dare una panoramica complessiva della tecnica, con qualche mia considerazione extra. :)


Per prima cosa affrontiamo in problema della preparazione della superficie da sfumare: se utilizzate il metodo a tre pennelli, con il mop, per capirci, è indispensabile bagnare prima l’area da sfumare con un pennello piatto grosso (1 inch o un 22/24 nella numerazione italiana) e l’acqua pulita (con o senza medium per le sfumature) ed essere piuttosto abbondanti, allargandosi significativamente oltre l’area da sfumare.
Per quanto riguarda la quantità di acqua non c’è una vera e poropia regola, anche perché credo che in parte dipenda dalle abitudini e dalla ‘affinità alettiva’ che ognuno ha con il pennello; credo che l’imprtante sia trovare un giusto equilibrio, che dia i risultati desiderati. Empiricamente la quantità giusta di acqua la si ottiene intingendo il pennello nella baccinella e poi appoggiandolo molto gentilmente su un pezzo di scottex doppio…ma ripeto, solo enpiricamente!
Ci sono anche artiste che aggiungono MOLTA acqua nel pennello e non bagnano la superficie da sfumare, ma così a me sembra più difficile gestire bene il mop.Se invece fate sfumature semplice, senza mop, non serve bagnare l’area ma è importante avere un pennello piuttosto bagnato per evitare l’effetto rigaccia e avere comunque una buona sfumatura.Io personalmente uso quasi sempre il mop perché ormai ci sono abituata ma se lavoro in zone veramente piccole allora uso solo ul pennello e lo ripasso più volte (delicatamente) per addolcire la sfumatura.

Per non rovinare il legno (è vero che l’acqua poi evapora, ma si rischia di ‘spelare’ il legno) è buona cosa isolarlo bene, prima di dare il colore di base, in modo che l’acqua non penetri troppo. Io uso o il DecoArt Multi Purpose Sealer che però mi annoio a stendere con il pennello e ci mette un po’ ad asciugare, o uno vernice finale opaca spay qualunque (la più econimica che trovo): è molto veloce e viene liscissimo. Di solito faccio così: levigo tutto il pezzo con il mouse elettrico (che si fa meno fatica!) e la carta vetrata di media grossezza, spruzzo la vernice finale che fa anche da turapori ovunque, aspetto 5 muniti che asciughi bene e poi do una seconda carteggiata con il mouse e la carta vetrata a grana fine/finissima. Per un pezzo medio ci vogliono circa 20 minuti per una piccola cassettiera complicata e con tanti angolini anche un’oretta.

Ecco i passaggi:
Step 1
A prima cosa da fare, dopo aver bagnato la superficie da sfumare (se necessario), è intingere il pennello nell’acqua pulita; a questo scopo vi consiglio o di procurarvi una di quelle baccinelle per colori acrilici che hanno più scomparti per l’acqua oppure un bicchierino che userete solo come ‘fonte di acqua’ e non per lavare il pennello. Potete aggiungere anche un po’ di medium per sfumatura (DecoArt Easy Float) ma non è fondamentale. Il pennello, pulito, deve essere immerso nell’acqua fino al ferretto, senza però intingere anche la parte in metallo, per evitare che vi si formino gocce che poi potrebbero cadere mentre state facendo la pennellata. Se si bagna il ferretto asciugatelo.
Step 2
Quando le setole sono ben bagnate togliete il pennello dall’acqua ed eliminatene l’eccesso appoggiandolo dolcemente su un pezzo di Scottex. Il concetto è che il pennello deve rimane unido ma deve essere eliminata la perte di acqua che lo rende luccicante. Detto così sembra difficilissimo, ma se ci provate lo capirete subito.
Step 3
Ora intingete il pennello nel colore; se usate un pennello angolare dovete intingerlo solo nella zona di setole più lunghe, se usate un pennello piatto solo un angolo. La grandezza del triangolino di colore che si forma dipende dallo spessore della sfumatura che volete ottenere. Se sono sfumature di ombra dovete farle un po’ più grandi, se sono sfumature di profondità (seconda sfumatura, più scura) dovete farle più piccole.
Step 4
A questo punto siete pronte per preparare la sfumatura sulla palette (vanno bene sia quella umida che quella a fogli lucidi) perché non potete applicare direttametne sul pezzo il colore senza che si formi una macchia. Il segrato della preparazione sta nel premere bene il pennello sulla palette, con un movimento ‘avanti-indietro’ in modo che il colore penetri all’interno delle setole, si mescoli con l’acqua presente nel pennello diventando più trasparente e raggiunga i ¾ della lunghezza delle setole. Facendo ciò dovete stare attente a non ‘sporcare’ di colore la parte finale del pennello. Io ocnsigliodi fare questo movimento 4 o 5 volte per non togliere troppo colore dal pennello e quindi non riuscire a fare una bella pennellata, passandolo sempre sullo stesso punto, in modo da recuperare parte del colore scaricato. Dovete avere cura di fare questa operazione da entrambi i lati del pennello in modo da averlop reparato sia che dobbiate lavorare su un lato che sull’altro
Step 5
La sfumatura risulta pronta per essere apllicata sulp ezzo quando sulla palette appare in questo modo : area pulita – area con un colore intermedio – area con il colore pieno.La regola dice che se la sfumatura è bella sull palette lo sarà anche sul pezzo.

Per fare queste operazioni non ci vuole molto tempo ma all’inizio sarete un po’ più lente per cui verificate che il pezzo sia ancora bagnato prima di procedere con la sfumatura: se fa caldo o ci avete messo un po’ più tempo e la superficie si è già asciugato passate ancora il pennello umido e poi fate la sfumatura, con la stessa pressione con cui l’avete preparata sulla sfumatura e lo stesso movimento; se usate il mop potete anche tornare indietro, tanto poi la uniformate con se non lo usate conviene fare una passata unica, in una sola direzione, per evitare stacchi o diversità di gradazione.

Happy painting e non scoraggiatevi ai primi sgorbi!


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1 commenti:

Sara Bignardi 5:24 PM  

Grazie, molto interessante!