martedì 6 marzo 2007

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domande e NON risposte

Non scrivo molto perché sono un po’ incasinata…tutti in fondo sono un po’ incasinati quindi questa non è una buona scusa… ricomincio. In questo periodo non scrivo molto perché non ho le idee chiare su un sacco di cose; di fatto sopravvivo, faccio le solite cose e penso poco: oggi pomeriggio in treno mi è quasi venuto un attacco di ansia, solo a pensare alla lezione del pomeriggio e ai lavori di domani. In realtà non ho dei problemi reali ma solo una inquietudine persistente. Se lo dicessi alla mia nonna accuserebbe di ciò l’arrivo della primavera ma visto che in questa stagione stupida l’inverno non è mai arrivato, nemmeno a Milano, non posso nemmeno incolpare la meteorologia. Qual è il problema quindi? Forse ho troppe idee in testa, che si aggrovigliano,si accavallano, si sovrappongono e mi sembra che nessuna porti dalla parte giusta, anzi a ben ragionare non so più quale sia la parte giusta. Mio figlio sta crescendo a vista d’occhio,è il segno lampante che il tempo passa, e a me sembra di essere sempre ferma, sospesa in una sorta di limbo di indecisione e attorniata da un mondo di persone super decise che sanno esattamente che fare, lo fanno e sembrano pure soddisfatte. Ma qual è la formula magica della soddisfazione? L’accettazione? Limitare l’orizzonte? Fermarsi? Di natura io sono portata a credere che bisogna sempre andare oltre, superarsi ma è anche vero che in questo modo è difficile trovare la pace e poi fin dove spingersi? Sono questione complicate che raccolgo in questo post per fissarle nella mente ed organizzarle, e magari per trovare pure delle risposte…se ci sono.


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