lunedì 21 maggio 2007

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Di nuovo su Reneé

Come si vede dalla foto nel post precedente sono reduce dal corso di Renee’ Mulins.

A parte che lei è davvero simpatica e molto ‘alla mano’ (l’ho sperimentato una sera in pizzeria con una disquisizione di mezz’ora sul ‘red ham’ e ‘pink ham’ e alla fine ha scelto la pizza prosciutto cotto, funghi e cipolle…), i mop che lei adopera sono davvero super e moolto facili da usare (dopo circa 20 giorni di rodaggio, nei quali ho dipinto quasi tutte le sere) e i risultati sono moolto pittorici perché si riesce a lavorare a più strati (come dice Maxine Thomas ‘darker you go smaller you go)!

Ecco il pennello: a noi ha consigliato il ½ e il ¾ (inch); somiglia a quelli da fard ma le setole sono più morbide e meno elastiche (ho provato anche con un pennellone vecchio da fard ma personalmente lo trovo troppo rigido e compatto e quindi ‘muove troppo’ la sfumatura) e non costano nemmeno un capitale, soprattutto se si riesce a comprarlo on line. Li vendono anche a Casnate, presso la Cartoleria Curti, che è uno dei posti più forniti della mia zona e dove Anna e socie sono molto attive!
Un segreto di Reneé, per pulirli bene e farli durare più a lungo (perché vanno usati asciutti e senza residui di colore) è di passarli su uno scottex imbevuto di SOLVENTE PER UNGHIE SENZA ACETONE quando cominciano ad accumulate un po’ di colore e di lavarli solo a fine lavoro, quando poi passa un po’ di tempo prima di doverli usare di nuovo su un progetto.

Per quanto riguarda le ombreggiature, lei usa i pennelli angolari (a dire il vero usa i pennelli angolari anche per il base coating perché li trova più precisi per definire curve ed angoli). Io personalmente uso entrambi: i pennelli piatti per le superfici lunghe o più estese e i pennelli angolari per le superfici curve o più piccole.

E poi nulla più, il suo stile è molto naif, semplice, non ci sono troppe difficoltà tecniche e l’aspetto piacevole dei suoi pezzi è dato dalla scelta dei colori (ha una palette di circa 50 colori che provo a mettere on line presto) e dal buffo aspetto dei personaggi.

Personalmente amo più lo stile di Maxine Thomas, è più realistico, e ho aderito con riserva al corso di Reneé nel senso che pensavo mi sarebbe servito per la tecnica ma che non avrei mai dipinto quei soggetti e invece…mi è venuta voglia di lavorare su disegni più giocosi e bambineschi anche perché, per certi aspetti, sono più divertenti e rilassanti…e poi piacciono a tutti…anzi no…quasi a tutti!


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