venerdì 15 maggio 2009

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Un video interessante

Ho trovato questo video, che mi ha incuriosito sopratutto nella sua prima parte, che dimostra come fare una 'lavatura di colore' (wash).

Il pennello (scrumbler brush) che l'artista usa per sfumare l'ho comperato al corso di Holly da Luigina. Lei (Holly) lo consiglia anche per l'highlighting con la tecnica del dry brushing ma questo utilizzo per i fondi trasperenti mi intriga...
Se volete dare un'occhiata andate qui

Qui invece l'uso più tipico del pennello, con una dimostrazione interessante della tecnica del dry brushing

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lunedì 20 aprile 2009

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Futurismo 09

Venerdì, ancora in clima vacanziero e senza le pesti ho visitato la mostra sul Futurismo, a Palazzo Reale, Milano.
Sono rimasta molto impressionata da questo allestimento, molto ricco (più di 150 opere) e complete perché il futurismo ha abbracciato tutte gli ambiti dell'arte dalla pittura al teatro, fino all'abbigliamento e alla pubblicità

Non sono così preparata da avere captato tutti gli spunti che la mostra da, ma sono molto contenta di avere vissuto tre ore fuori dal tempo, di fronte alla forza intellettuale di tanti artisti che hanno voluto rappresentare e comunicare la forza del nuovo, avendo la capacità di rompere con il passato.
In particolare trovo bellissimi i lavori di Balla e le correnti degli anni Venti (arte meccanica) e degli anni Trenta (aeropittura). È sconvolgente come noi diamo per scontato volare o andare in automobile e come invece queste stesse attività sono state un motivo propulsivo così forte da innovare il modo di pensare all'inizio del secolo scorso.
Un pensiero che ho fatto, uscendo da palazzo reale (che per chi non conosce Milano è situato esattamente di fianco al Duomo) è come il fine dell'arte sia cambiato, proprio confrontando gli scopi per cui il duomo è stata costruito, cioè glorificare Dio e la magnificenza della chiesa, e l'obiettivo dell'arte futurista, cioè esaltare la scienza e la tecnica, cioè l'intelletto umano. Mi sono domandata quale sia invece l'arte dei nostri giorni, cosa voglia rappresentare, chi voglia esaltare o chi denigrare e non sa darmi una risposta.
Di fronte alla grandezza architettonica di quest'angolo di Milano, alla bellezza delle opere in mostra mi sono sentita un po' frastornata a guardarmi intorno, in un corso Vittorio Emmanuele pieno di pubblicità senz'anima, che rappresentano donne e uomini che paiono senz'anima. Vetrine sfavillanti ma senza ricercatezza se non quella del consumismo, che espongono le opera d'arte del nostro tempo, gli oggetti senza i quali ci si sente 'inferiori' e fiumi di persone incantate di fronte a questo.

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giovedì 16 aprile 2009

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Con ago e fili

Ecco che anche le vacanze di Pasqua sono passate in un lampo, una settimana di mare è fuggita, così come il sole che da oggi, qui a Milano, ha lasciato il posto alla pioggia e al freddo.
Durante le vacanze, oltre ad aver mangiato un sacco (mia mamma cucina sempre per un esercito) e ad essere stata in giardino a prendere il sole (mi sono tolta di dosso quel color mozzarella scaduta che mi ha accompagnata per tutto l’inverno) e a giocare a pallone (!!) ho ricamato perchè sto auitando un’amica nella creazione di una coperta patchwork.

Il lavoro è una creazione di Lynette Anderson e si intitoloa ‘Your Home Or Mine?’: si tratta di una coperta che riporta 12 blocchi ricamati con altrettante case e castelli. I colori sono molto country e i soggetti un pò d’altri tempi. Per creare la coperta è poi necessario confezionare blocchi nine patch. Mi devo dare da fare un sacco perchè il tutto deve essere più o meno pronto a metà maggio quindi mi sa che devo mettere un pochino a riposo i miei adorati pennelli.
Tra l’altro sul sito di Lynette Anderson (che personalmente è tra le australiane che preferisco) c’è anche un bellissimo progetto free a tema ‘L’arca di Noè’ che vale la pena di scaricarsi qui
Adoro lavorare con ago e filo e la parte di stitchery è rilassante, da divano, come chiamo io i lavori che riesco a fare la sera, sdraiata sil divano con la Tilda che mi scalda i piedi (per ora va bene, ma come faccio a farle capire che viene l'estate e non gradirò più così tanto il suo calore).
In questo progetto poi non c'è solo il back stitch ma anche gli altri punti semplici del ricamo tradizionale che quando ti vengono bene danno un sacco di soddisfazione.

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mercoledì 8 aprile 2009

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Buona Pasqua!


Questo blog chiude per una piccola vacanza al mare: domani mattina partiamo per andare dai miei genitori e speriamo di rilassarci e riposarci. Il tempo non promette nulla di buono ma spero che il calore della famiglia ci permetta comunque di trascorrere una bella settimana.
Il pensiero in questo momento va anche agli amici dell'Abruzzo che non riusciranno a dire 'Buona Pasqua' e se lo diranno, forse, nel fondo dei loro occhi e dei loro cuori ci sarà un pò di tristezza.
Auguro comunque a tutti di passare una Buona Pasqua e che la luce della resurrezione del Signore possa portare serenità nel cuore di ciascuno.

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giovedì 2 aprile 2009

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Nel post precedente parlavo del Super Film, che ho scoperto da natale quando mi sono fatta un giretto da Silvia dei Ghirigori, per comprarmi il libro Country Primitives 10, che non trovavo da nessuna parte (ora voglio i primo 5!). Ne avevo letto su diversi libri di varie artiste ma non lo avevo mai trovato nei miei soliti negozi. Silvia lo aveva e l’ho provato.


In pratica è una sorta di carta vetrata ma molto sottile e leggermente porosa, quasi vellutata al tatto, da utilizzare tra il basacoating e il floating, sostituisce il nostro ‘sacchetto marrone del pane’ ma con qualche vantaggio in più:
• Non opacizza il colore, come spesso aviene con il sacchetto del pane
• Non crea la polverina (cioè la trattiene): in questo modo i colori scuri non si sporcano con i colori chiari
• Lascia la superficie verametne liscissima al tatto, perfetta per il floating, abradendo eventuali piccole rigature di colore

La confezione contiene tre foglietti si circa 10 cm di lato e durano un sacco, anche perchè sono molto resistenti (avendo il retro in plastica) e si possono lavare. Tra l’altro, usati umidi sono meno abrasivi, l’importante è non calcare molto come con il sacchetto del pane, perchè basta davvero uno sfioramento leggero per levigare benissimo.

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